Le aziende stanno incominciando ad utilizzare nuove metodologie di collaborazione e spazi lavorativi meno formali e rigorosi di quelli che conosciamo tutti.

Personalizzazione di interni e scelta accurata di ogni oggetto che li circonda, attenzione all’innovazione e al design, creazione di spazi dedicati al riposo, agli hobby, allo sport, al gioco e alla cultura intesi come utilissimi generatori di idee e quindi parte integrante dei processi creativi e produttivi, sono i punti cardine di un contesto lavorativo attuale. I colleghi non sono più intesi secondo il paradigma tradizionale, ma professionisti “nomadi” tra un progetto e l’altro, tra una scrivania e l’altra, e che magari vivono e lavorano dall’altra parte del mondo in un fuso orario diametralmente opposto.

Internet of Things

La relazione quindi risiede nella connessione e collaborazione ed è per questo che le tecnologie sono protagoniste assolute dell’ufficio del presente e futuro. L’Internet of Things apporterà sempre più un contributo fondamentale alla governance; si pensi oggi ai sensori e applicazioni che gestiscono e supervisionano gli edifici domestici intelligenti per controllare climatizzazione, energia, potenza elaborativa, sicurezza.

In futuro, tutto questo sarà ovviamente amplificato e l’IoT abiliterà molti nuovi servizi anche nel mondo del lavoro: dall’assegnazione dei parcheggi e delle postazioni di lavoro, alla gestione di nuovi punti di contatto che supporteranno il lavoro delle persone come, ad esempio, totem interattivi o e-board. L’ufficio quindi perde la concezione di spazio fisico, e si tramuta in uno strumento portatile che serve a lavorare ovunque ci si trovi e quindi qualsiasi spazio può diventare un temporary office: una biblioteca, un treno o il sofà di un concept store.